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lunedì 9 gennaio 2012

Repost: Rieccomi! / 31-08-2006

Ebbene, rieccomi qua!
Che sollievo tornare a casa mia, rivedere le stupidaggini che mi facevano sentire a mio agio, tutti quei dettagli che mi facevano dire: "sono a casa"!
Sono davvero felice, perchè ho vissuto una splendida estate, costellata di infiniti avvenimenti di tutti i tipi, e perchè, appunto, sono tornato a Matera.
Checchè ne possano dire i suoi stessi abitanti, Matera è una città meravigliosa, che ha in sè la primordialità della vita, la sua spinta "pagana" oserei quasi dire, a Matera si sente il peso e il vigore dei milenni del nostro pianeta.
Dovendola paragonare a qualcosa, sceglierei una donna. "bella novità" viene da dire, "l'hanno fatto tutti i poeti e gli scrittori del mondo!". Ebbene, tutti i poeti e gli scrittori del mondo avevano ragione! è così, la città è una donna, da amare, da conoscere nei suoi anfratti allo stesso modo in cui conosciamo di una donna i difetti di cui si vergogna, i nei nascosti, le voglie, le fossette che nessun altro nota, le cicatrici che da bambina si è fatta cadendo, eccetera...
La città è la nostra mamma e, nello stesso tempo, la nostra amante, che sa come offrirci rifugio, che sa come darci sollievo toccando il punto giusto di noi. che ci volete fare? qualche maligno dice che questa è sublimazione degli istinti sessuali, e che se avessi una ragazza non penserei così tanto ai Sassi, intanto, in tempi di carestia, mi piace assaporare le mie radici.
Comunque - sospiro! - mi sono allontanato dal discorso iniziale, come ogni volta; riuscirò mai, mi chiedo, a finire di dire qualcosa???
Ma che vacanze strepitose, tra vacanze e campi scout!
quante persone ho conosciuto!!! troppe per la mia memoria, mi ha appena chiamato un'amica conosciuta al Roverway, e già non la riconoscevo più!
ma come devo fare?
Forse un altro giorno parlerò più diffusamente di queste vacanze, ma per adesso farò un brevissimo riassunto.
Dopo essere volato, con il mio bel 98 (ebbene si, avete letto bene: NOVANTOTTO!!!) in tasca, fin nel lontano trentino, nella ridente località-albergo di Marilleva, ove ho smarrito il mio orologio regalo della Comunione, ed aver fatto delle pazze vacanze tra gavettoni e "messe secche", ho fatto scalo al campo di sezione e sono infine atterrato al roverway, grandioso campo internazionale, con 5000 partecipanti di tutti i paesi europei più qualche altro "sfuso", ed ora sono qui, anche se non so per quanto durerà, sinceramente; partirò presto per l'Università a Bologna (e il perchè di questa città sarebbe una bella storia da raccontare) e dovrò lasciare tutto questo, tutti i miei amici dei vari "ambiti", da GS allo scoutismo, passando per la scuola... tutti i miei ex-compagni di classe, da quelli più recenti a
quelli delle scuole medie arrivando alle elementari... dopotutto, Matera non è una città enorme, si finisce per essere sempre a contatto, una
volta che ci si è conosciuti!!! posso dire di non sentirmi con alcuni ex-compagni da anni, ma ci incontriamo ancora per strada e questo mi fa comunque sentire "nel mio posto", in un posto in cui posso salutare le persone per la strada appunto.
Mah, sarà che ho soltanto paura di partire... in effetti questa paura c'è, ma ho deciso di affrontare comunque quest'esperienza per vincerla, per aprirmi un po' al mondo che mi circonda... in fin dei conti, se continuerò ad essere sincero con me stesso e a comportarmi con lealtà, troverò nuovi amici e anche quello diventerà un po' il mio posto.
Niente a che vedere, comunque, con la mia città, e questo sia ben chiaro!
Aaahhhh quante cose ho da dire!!!
A proposito del "mio posto" e delle persone che non vedo da parecchio ma con le quali continuo ad avere un rapporto speciale, venerdì è stato il mio compleanno e, essendo un 19 anni, non avevo chissà che voglia di festeggiarlo, così avevo solo intenzione di uscire con i miei amici ed offrire loro qualcosa; tre giorni prima, però, ho pensato una cosa: "in fondo, potrebbe essere una delle ultime occasioni di incontrare delle persone che perderò di vista, se loro resteranno qui ed io mi farò una vita lì"; ho deciso così di arrabattare una festicciola in campagna con bruschetta ed un po' di carne. ho telefonato a tutti quelli che sapevo non essere in vacanza da qualche parte e, con mia somma meraviglia, quasi tutti hanno accettato l'invito (non fu così l'anno scorso, invece, nonostante fosse la festa per i miei 18 anni, alla quale venne la metà degli invitati...)!!! avendo preparato una cenetta per pochi, mi sono
ritrovato alla fine con un festino vero e proprio, di circa venti persone, con mega bruschettata e arrosto, e sono tornato a casa pieno di regali!!!
Incredibile, non so come altro chiamarlo, davvero incredibile. e c'è di più!!! quelli che erano in vacanza mi hanno anche telefonato (o mandato sms, il che è comunque inconcepibile)!!! non so come esprimervi la mia gioia, davvero, ma la cosa che mi ha fatto più piacere è stata appunto che hanno risposto all'invito persone che non vedevo da quasi un anno e che ci siamo ritrovati insieme come se ci fossimo visti quella mattina stessa. per di più (ormai non faccio altro che aggiungere gioia su gioia) abbiamo scoperto di avere moltissima voglia di tenerci in contatto e di non perderci. ho anche scoperto che alcuni verranno a studiare a Bologna come me, ma questo è un altro paio di maniche... in fondo stare a Bologna è come stare in Basilicata, ci si può ignorare come niente... è meglio essere separati geograficamente
che vivere in una grande città, secondo me. Oggi, poi, ho avuto il mio ultimo regalo, quello "postumo": mio padre mi ha comprato il volume dell'Espresso sui grandi poeti, quello su Eugenio Montale, unol dei miei preferiti in assoluto, più per lo stile che per le sue idee, che erano un po' grigie e amare. era, comunque (ed è, come tutti i poeti) uno dei più grandi pensatori della nostra epoca, uno che, nonostante appunto queste sue idee intrise di pessimismo, non ha imboccato semplicisticamente la strada del nichilismo ma ha sempre "tenuto aperta la porta del cuore" (tanto per usare una frase fatta), nel senso che ha sempre creduto che esistesse un bene, nascosto nelle piccole cose di tutti i giorni, ed è per questo che lo amo. ma di questo amore, adesso che sono le undici e devo, per rispetto di mia sorella con la quale divido la stanza, spegnere il pc, parlerò la prossima volta. badate bene, non "una prossima volta", ma "la prossima volta", ovvero appena potrò rimettere mano a questo blog.

Beh, con questo credo di aver recuperato almeno un po' del tempo perduto.
Arrivederci a tutti!

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