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lunedì 9 gennaio 2012

Repost: Che meraviglia! / 26-11-2006

Ragà, che felicità, e com'è strana la vita: dovevo venire qui a Bologna per conoscere così tanti materani!!!
Grazie a Piero, mio amicissimo d'infanzia, ho conosciuto Francesca, Cristina e ho incontrato una vecchia conoscenza dello scientifico tecnologico, Angela della V As, e in più due simpatici altamurani (e poi ne parliamo male.... tzè! onn capiamo niente!!!), Cipriano e Marcello.
Insomma, dal niente sono spuntati come funghi persone del mio stesso paese, con i quali vedo film, attrezzo pranzi, vado al mercato... insomma, mi sembra di essere a casa, e per questo sono più a mio agio, rilassato, ho meno nostalgia e vedo con più lucidità le cose che mi stanno intorno.
Che ve ne pare? un bel miracolo!
Volevo quindi ringraziare tutti quelli che mi stanno vicino, anche per un secondo della loro giornata, per primi tutti i miei parenti stretti, poi tutti gli altri: giessini e neo-ciellini, scolastici e "sfusi".
Tralascio,
 per il momento, gli scout perchè con loro ho una faccenda in sospeso e il clima è un po' teso; riguarda, credo lo sappiate, la chiusura del giornalino, su cui avevo tanti progetti che adesso rimangono in sospeso; ma questa è una faccenda da dibattere in un altra "sede" (capito il giochetto di parole??? hihihi.... ma che simpaticone...).
A parte questo, volevo stupirvi con una mia poesiola, buttata qui come un petardo che vi farà scoppiare gli occhi: si intitola "Inverno", e ho voluto metterla qui perchè ormai l'inverno è alle porte, e si avvicina il momento in cui si comincerà a guardare dalla finestra aspettando il bellissimo momento in cui comincerà a cadere la neve, quando potrermo, come quando eravamo bambini, esclamare "ooooohhhh!!!! che meraviglia!!!
Un consiglio, come l'altra volta: leggetela ad alta voce, non è in rima ma credo che sia comunque una delle più "musicali" che ho scritto.

Inverno

Dorme la campagna prima in festa
sotto le foglie secche accartocciate
che scricchiolano leggere sotto i passi,
dormono gli alberi immersi nel sonno
e ispirano la quiete, calmi e potenti
come giganti che sorreggono il cielo;

ma, fra poco, finito l’inverno,
rifioriranno gli ulivi nodosi
e torneranno frementi di vita
rondini, passeri e chiare colombe,
e ciò che prima era stanco e morto
con più energia risorgerà dal buio.

Allora odorerò la gioia
che, soave, esalerà il terreno
umida, fresca e armoniosa:
il mio pensiero sarà più leggero.

Mi piace tantissimo, e non mi capita così spesso come si potrebbe pensare, solo perchè le ho scritte io; anzi, spesso proprio per questo trovo sempre difetti e mi do dell'incapace; questa però è una di quelle che, a parte qualche cambiamento leggerissimo, non ho più toccato.
Mi fa pensare a un quadro del quale non c'è bisogno di ritoccare niente, mi sento un vero artista quando mi capitano queste cose.

Beh vabbè, per oggi vi ho tediato abbastanza, e vi lascio alle vostre quotidiane occupazioni.
Un CIAO a tutti indistintamente, anche scout, e arrivederci a Matera, a Natale!

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