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domenica 15 gennaio 2012

Repost: Musica brasiliana e momento di follia / 7-09-2008

Perso nell'ascolto di un vecchio CD di Sergio Mendes, Oceano, mi sono lasciato trasportare da questa magia di melodie brasiliane davvero travolgenti (meravigliose, a dir poco; forse farò anche una recensione di questo grande autore), mentre leggevo delle poesie di Pablo Neruda. Un'accoppiata esplosiva!
Quasi senza accorgermene mi sono trovato a pensare a mari azzurri e limpidi, a ballerine di flamenco e carnevali brasiliani, a mercati allegri e vocianti, insomma a tutto un miscuglio latinoamericano e ispanoportoghese che mi ha riempito il cuore di una gioia stranissima, e ho scritto questa cosetta, buttata giù in neanche un minuto, così, proprio come sgorgava, leggera come un canto estivo e calda come una musica di Sergio Mendes (ve lo consiglio davvero, vi mette allegria immediatamente).

Lejano

Lontano, lejano, dove l'ombra sparisce
fammi respirare, rendimi pura luce!
Fammi respirare un'aria torrida di sole e samba,
gioca coi miei sensi, suona maracas
invisibili di vento! E poi sussurra note di cristallo,
tintinnii rapidi di pianoforte in bossanova,
e sassofoni invisibili che mi portino sull'onda!
Via, nei tropici, sul mar di corallo, fammi volare:
suonami musiche di rum e tequila, ed ali
di note e follia mi porteranno lì, da te, lejano.

Lo so, ho fatto un miscuglio pazzesco, ma cosa ci volete fare? "Lejano", comunque, è "lontano" in spagnolo, lo so perchè avevo il testo originale delle poesie di Neruda a fronte di quello italiano.
Le vacanze continuano... Enjoy and relax!

Cosimo

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