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lunedì 30 gennaio 2012

Repost: Nuvole nere (inspired by Ludovico Einaudi) / 24/03/2011

Si tratta di una poesia che intendevo spacciare per "scapoliana": siccome era un periodo che ascoltavo Einaudi a manetta, avevo composto una serie di poesie ispirate alle sue composizioni, che non c'entravano con la mia indagine: un modo per creare a tutto tondo il personaggio di quel mio pseudonimo senza limitarlo alla storia che stavo raccontando.

Questa era un po' che avevo intenzione di postarla, perchè mi piace: e dato che ormai è scollegata dal suo contesto, l'ho un po' rimaneggiata, soprattutto per quanto riguarda la versificazione (era un po' sperimentale e calligrafica, come un po' tutte le poesie che riguardavano Scapolo (che era un po' l'immagine del poeta che non rispetta le regole).

Nuvole nere

La linea dei miei passi disegna
una curva più o meno diseguale che intreccia
il volo delle rondini, in alto, chissà
dove. Quello che non capisco è che significa
il disegno che traccio, che muove la mano
che mi tiene come una penna su un foglio
già mille volte scritto.
Una prigione dalla quale non posso scappare
e che non ha sbarre, pareti, confini.
Una forma che mi costringe
ad essere me. A respirare. A camminare.

Nuvole nere sul mio cammino.

Giovedì 24 marzo 2011

Alla prossima
Grillo Sognatore

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