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domenica 15 gennaio 2012

Repost: Danzo / 13-05-2009

Danzo

Io danzo
sulle Olivetti rose dal tempo e dalla fama,
danzo sulle cineprese Pathè dei Lumière,
con un salto volo su Mozart e Stravinskij,
scavalco i filosofi con una piroetta. Le Stanze
preziose di Raffaello scorgo sfrecciando
in un turbine di colori, e la Torre pendente,
la volta di Sisto, l'Eiffel, il Colosseo; supero
di slancio musica e poesia per planare su Dante,
la radio accesa, Montale. E sempre sfugge
qualcosa al metronomo che implacabile accelera
il passo; sempre più rapido il mio giro, inquiete
le punte, gli scatti nervosi. Vortico e sorpasso
la velocità del suono, della luce, del pensiero.
Io danzo. E' la forma migliore di senso
 che i tempi mi permettono; pure a pezzi,
bocconi, frammenti, cerco e costruisco verità
impossibili da dire. Il dramma della conoscenza
si snoda tutto qui: conoscere, e non possedere.

Giovedì 14 maggio 2009

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