Oggi ho in mente soprattutto il Nulla.
Il Nulla, diciamo, è confortante: sai che da quello non puoi aspettarti nulla, e nulla ti succederà. Ha il fascino dell'immobilità.
Strano pensarlo per me, che di immobile - mentalmente parlando - non ho proprio niente. E infatti, resomi conto che sto pensando al Nulla, già sto facendo qualcosa per descriverlo, gli appioppo aggettivi, ci metto delle aspettative (anche se in negativo, sempre aspettative sono), e alla fine voilà, non è più un Nulla, è diventato un Qualcosa. Che cosa? Boh!
Però di certo non è Nulla.
E' un'Idea, ecco che cos'è.
Perdonate la maiuscola: viene da associarla a Platone, ma non intendevo quelle robe che stanno nell'Iperuranio e si aspettano che noi le raggiungiamo un po' alla volta. Per Idea intendo una "idea" che non si è ancora concretizzata, neanche visualizzata:
<<toh, ho avuto un'Idea>>
<<di che?>>
<<boh! però è un'Idea. Ho pensato che vorrei far diventare qualcosa che non c'è>>
Questa è l'Idea: il bisogno primordiale di concretizzare qualcosa di ancora non esistente, possibile, pensato o pensabile.
Ecco, stasera mi sento così. Apparentemente, in testa ho il Nulla; ma in realtà ho un'Idea che mi gira in testa e non riesce a concretizzarsi.
Alla prossima
Grillo "filosofo" Sognatore
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