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lunedì 9 gennaio 2012

Repost: Evviva Elio e le storie tese! / 26-02-2007

Oggi parliamo dei prìncipi della cultura musicale del nostro tempo: dopo Mozart, Vivaldi e Beethoven avevamo davvero bisogno di un altro genio che si affacciasse alla finestra della musica: beh, siamo stati più che accontentati, perchè di geni ne è arrivato un intero gruppo: gli Elio e le storie tese!!!
Come descrivere la loro mirabolante historia, le loro res gestae, la loro incredibile serie di "secrezioni musicali"??? Non si può, ed io non lo farò: mi limiterò ad esprimere un giudizio
spassionato su alcuni dei loro capolavori.
Cara ti amo (risvolti psicologici nei rapporti tra giovani uomini e giovani donne): che si può definire la "My heart will go on" degli Elii: è spassosissima, soprattutto nell'ultimissima parte, e poi prende in giro quello che ormai è diventato (per colpa del troppo femminismo che ha reso le donne suscettibili ad ogni critica) un tabù, cioè la volontà della donna di contraddire sempre e com unque il partner, a prescindere da cosa egli dica.
John Holmes: c'è veramente poco da dire su questo personaggio, schiavo dell'amore e della moto, che per colpa di quest'ultima non fa più moto, al quale EELST hanno dedicato una canzone, come Elthon John fa con Lady D: provate a digitare questo nome e cognome su Google, o meglio ancora su Emule, e guardate cosa vi appare...
La lega dell'amore (Feat. Claudio Bisio): beh, questa si commenta da sola... ascoltatela e poi ditemi se c'è qualcosa che il genio di questi due elementi, messo insieme, non può fare...

 ah... per oggi basta, ho impegnato troppo le mie risorse intellettuali. posso proporvi, giusto così, una poesiucola, ma niente di serissimo.
eccovela.

MATERA

 Matera
non è ancora una città nuova;
crescono strade, si aprono negozi, ma
la sua parte più vera, il suo cuore
è tra gli alberi, nel torrente, nei Sassi,
nelle chiese romaniche e rupestri,
tra la natura: Matera è come
una bambina capricciosa
che non vuole crescere, ed io
la sento mia, in ogni respiro,
e ad ogni passo mi accoglie festosa.
Per questo la amo, e per come vive,
morbida, adagiata tra le rocce,
languida e sensuale
come solo una donna sa esserlo,
è bella, bellissima, di più: è arte.

Un bello slancio di affetto per la mia città: mi piace, un po' meno degli altri perchè non è originale, ma comunque sincero.
oh, tutto questo pensare e questo ricordare mi hanno prodotto un effetto insolito: m'è venuta una fame... 'gn 'a faccio!!! devo andare a mangiare!!!
oggi, chissà perchè, sono felice di ricordare, ed invece di essere assalito dalla nostalgia come al solito, mi sento addosso una strana energia: ho voglia di impegnarmi per poterci tornare prima possibile.
Basta, mi sono imposto che i miei interventi non devono essere troppo lunghi, quindi saluto tutti senza distinzioni e buonanotte

dal vostro
Cosimo "più sognatore che mai" Plasmati.

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