Pagine

domenica 15 gennaio 2012

Repost: Sempre in pausa artistica... / 20-02-2008

Vi offro, essendo sempre in secca creativa, una mia cosuccia vecchiotta, scritta per una delle mie tante donne immaginarie.

Se la pace avesse i tuoi occhi

Se la pace avesse i tuoi occhi,
non pace sarebbe, ma per me bonaccia,
tremore interno, e quiete apparente,
attesa sgomenta del tuo desiderio.
Se avesse il vento le tue labbra,
non frescura sarebbe, ma tormento:
ghiaccio ed arsura, tempesta e monsone,
ed afa incontrollabile, lama sulla pelle;
e se avessero gli alberi le tue chiome
sarebbe insopportabile il loro fruscio,
e tra le mani non stringerei che pensieri.
E se fosse la tua voce nel ruscello,
nel ticchettìo dell’orologio, nel canto
d’una fisarmonica e d’un tamburello,
odiosa mi sarebbe la mia stessa casa,
perché saresti qui in ogni istante, tu
che desidero e che mi sei lontana.

A Sophia S.

Naturalmente Sophia è la Sapienza (un grecismo pedestre ma simpatico). indovinate invece cosa significa "S."! avanti, vi sfido!

[Nota attuale: nessuno me l'ha mai chiesto, ma la S. stava per "Sapientia". era una pura cazzata scritta per stuzzicare eventuali lettori]

Grillo Sognatore

Nessun commento:

Posta un commento