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lunedì 9 gennaio 2012

Repost: Cambio di stagione! / 14-06-2007

Mamma mia!!!
Che cos’è tutta questa felicità che mi sta prendendo?
Davvero non lo so, di sicuro c’entra l’estate che mi mette sempre di buonumore, ma una felicità di questa portata l’avevo sperimentata poche volte, davvero!
Ieri, dopo un paio di giorni di malattia (un po’ di influenza, non vi preoccupate, niente di grave!), d’improvviso mi sono sentito liberato.
Ho avuto una specie di illuminazione, avete presente? Tutto intorno a me era lo stesso, ma niente era come prima. Mi sono alzato e ho fatto, tanto per cominciare, una cosa che avrei dovuto fare un sacco di tempo fa: tagliarmi i capelli. E l’ho fatto così, senza sforzo, mentre prima mi ero fatto una marea di complessi (“si, ma non è che poi sembrerò stempiato? E poi, in fondo, era un mio sogno nel cassetto di averli lunghi! E insomma… e poi boh… e così e cosà…”)!
Ho fatto la cosa più naturale del mondo: sono andato dal barbiere vicino casa (due passi davvero) e alla sua domanda: <<allora, cosa facciamo?>> ho risposto semplicemente: <<tagli tutto, me ne lasci giusto un centimetro>>.
Detto fatto: dopo dieci minuti il mio cranio respirava come se fosse stato in apnea, e sentivo il calore del sole sulla mia testolina nuova di zecca! Arrivato a casa, ho preso in mano il rasoio e ho dato un bel taglio anche alla barba che cresceva indisturbata da tre settimane, e mi sono guardato in faccia: mi sono piaciuto!!!
Poi mi sono fatto uno shampoo canticchiando Giorgio Gaber e mi sono asciugato i capelli cantando Geri Halliwell (si lo so, magari non hanno proprio lo stesso stile, però mi piacciono tutti e due!); non contento, mi sono fatto una doccia e ho messo in lavatrice le robe vecchie di dieci giorni che ancora mi ostinavo a indossare; ho messo via i jeans e le canottiere e, con addosso una bella maglietta bianca e un paio di bermuda, ho preso in mano il libro di glottologia e ho studiato due capitoli!
Ieri sera, per la prima volta dopo mesi, ho risentito sul messenger Maria Teresa e Vito, e dopo una bella chiacchierata sono andato a dormire, prendendo sonno immediatamente, come non mi capitava da prima del mio ultimo esame.Stamattina, appena sveglio, ho avuto voglia di qualcosa che avevo quasi dimenticato: Ligabue!!!
Prima, però, ho riascoltato “Tapparella”, che fa sempre bene al cuore e al cervello; poi, dopo aver studiato un altro po’, e aver stranamente resistito alle mie tentazioni, ho finalmente infilato le cuffie e mi sono lasciato andare con il Liga, e sono ancora qui, a scrivervi queste righe di non so che, di liberazione forse, di gioia sicuramente.Stasera ho il mio terzo concerto con il coro della mia chiesa: cantiamo Stravinskij Beethoven, Bach e altri tizi per me sconosciuti prima di qualche settimana fa come Da Vittoria, Palestrina etc etc, tutti molto
belli comunque; che bello cantare! Come ti fa uscire il bello dall’anima, davvero!
Ah… che serenità! E pensare che ho un altro esame fra una settimana esatta, proprio glottologia che sto studiando… però davvero, non riesco a preoccuparmi; che mi succede: manco mi fossi fatto una canna! E si che qui se ne trovano ad ogni angolo… ehehe… Tra
 l’altro, sono anche parecchio fortunato, perché ho appena trovato una rarità: un grappolo con quattro ciliegie! Oggi dev’essere la mia giornata “si”, evidentemente; il Pesce è entrato in Venere, Marte ha avuto un appuntamento con la Vergine, la Luna e i Gemelli hanno avuto una triangolazione, il Sole ha fatto un solitario etc etc… e come vedete già sto ricadendo nella mia solita pornolesbosadomasochistografia da quattro sesterzi.
Indupercui mi eclisso da voi, prima di degenerare definitivamente, lasciandovi con la solita immancabile poesia, questa volta (così, perché mi gira) con un piccolo commento.

Tramonto

Lingue di fuoco squarciano le nuvole
il cielo è un immenso campo di sangue
il sole calando conserva la sua dignità
rimarrà fiero al suo posto fino alla fine
da lontano stracci di cotone aspettano
che anche per loro cali la sera;

e la sera cala, e lentamente i pini
scuriscono, e gli uccelli tacciono, e nell’aria
si respira più leggeri: non è un peso, la sera,
è un profumo fresco, che solletica il naso
e fa aprire gli occhi, e il sole, quasi morente,
grida: ci sia pace, ora e per sempre.

Mmmhhh....  ogni volta che la leggo mi torna in mente l'istante preciso in cui le mani hanno cominciato a prudermi, quel momento in cui diventa frenetico il bisogno di carta e penna perchè sai benissimo che, se la scriverai una volta arrivato a casa, non sarà più la stessa cosa; ero di ritorno da un'uscita scout (quasi tutte le mie poesie, fino all'anno scorso, sono state scritte negli o per gli scout; la mia produzione, infatti, si è inaridita molto da quando non vi partecipo più!!! E vabbè... comunque, tornando al discorso, stavo tornando da un'uscita ed è capitata una di quelle cose che chiamare "botte di fortuna" non è adeguato: l'autobus con il quale saremmo dovuti tornare fece ritardo e ci diede il tempo di osservare uno dei più bei tramonti in assoluto. tutti eravamo lì in silenzio, a guardare il sole che calava come uno spettacolo, come se stessimo guardando un film al cinema, e l'attore principale ci soddisfò pienamente con una performance di altissimo livello... a me, ve lo assicuro, venne voglia di applaudire. poi pensai che avrei fatto l'ennesima figura barbina e non lo feci; però, ragazzi, lo meritava eccome!!!

Vi saluto, come al solito, fraternamente.
Cosimo "Grillo S." Plasmati

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