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domenica 15 gennaio 2012

Repost: Breaking - Rottura / 22-07-2008

Muovo le dita sulla tastiera come su un pianoforte.

E' un esercizio che non smette mai di rilassarmi. dare un ritmo alla scrittura le dà peso, le dà corposità, spessore, importanza.
E tuttavia non basta a darle il senso. avverto sempre, sotterraneamente, il fiume leggero dell'ansia, dell'angoscia del non sapere cosa dire.
Eppure di cose da dire ne ho parecchie. vorrei parlare di politica, di fede, di letture, di musica, di amore, di me e dei miei amici, della mia città, della vita, della morte, di tutto. non mi mancano certo gli argomenti.
Eppure - sospiro! - manca qualcosa.
Prima ero una certa persona; da un po' di tempo non lo sono più. sono sempre io, ma non più quello che credevo di essere, quell'immagine che avevo cristallizzato nello specchio della mente, senza pensare che in realtà mi evolvevo, mi muovevo, cambiavo.
Non ho più la stessa melodia sotto le dita. ho scoperto che ne esiste un'altra, diversa, più terribile, sconosciuta, o per meglio dire che avevo perso da così tanto tempo da essere quasi sconosciuta per me.
Sono insicuro, sono perplesso di fronte alla vita, sono assetato di verità, ho un vuoto che non riesce a riempirsi. sono vivo, per la prima volta da tanto tempo! ero così sicuro e rannicchiato nel tepore che mi dava la mia fede da non accorgermi che si stava incartapecorendo, che si stava rinsecchendo, proprio come una pianta che non viene annaffiata. ed ora che quel qualcosa che credevo forte come l'acciaio (era cristallo, invece) si è spezzato, fa male come se avessi perso un organo.
Sto male. E sto bene. sono una persona che deve riscoprirsi... Dio come mi viene da ridere! a vent'anni! Ho coetanei che lavorano, che sono sposati, che sono preti, che sono morti, che si perdono, giorno dopo giorno, dietro obiettivi che non chiariscono nulla sulla vita! ed io ho capito che sono io.
Quando penso che la mia mente è diventata diversa, che ora riesco davvero a dare peso alle cose, che nulla mi è più indifferente, non riesco a non stupirmi.
Dio, se mi ascolti, ho da farti una preghiera, una sola: che tutto questo non possa mai finire.

Dammi il dubbio, affinchè continui a cercarti;
Dammi l'attesa, perchè possa sentire il tempo che mi doni;
Dammi lo stupore, perchè continui a sentire che tu fai sempre nuove le cose;
e dammi la fiducia, come stella che mi guida e bastone che mi sorregge.

Da oggi ho ufficialmente rotto con me stesso. punto. basta. stop.
Queste vacanze saranno (ed hanno già cominciato ad essere) una catarsi, un bel lavaggio con l'acido muriatico. Chissà dove mi porteranno...

Ciao ciao e buone vacanze a tutti
Grillo Sognatore

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