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lunedì 12 dicembre 2011

Repost: Gli esordi (II) /13-05-2006

COME SEI, COME SIAMO

Ho raccolto in questa sezione tutte le poesie il cui titolo era una descrizione del rapporto di due amanti. si tratta, per la stragrande maggioranza, di cose scritte su commissione.

TRA LE NUVOLE

Il cielo è tutto azzurro
e il mare è tutto blu
e l’arcobaleno con tutti i suoi colori
splende nel cielo,
mentre le nuvole
giocano col vento
che si diverte a portarle a spasso
e nel mare
i pesci sguazzano felici
mentre noi due,
cento, mille, diecimila metri
più in alto delle nuvole,
più in alto del sole e del cielo,
ignorando l’Universo
viviamo quest’immensa e infinita poesia
chiamata amore.

COME IL SOLE

Come il sole che semina i suoi raggi
e li sparge intorno a sé,
e loro si diffondono portando luce e calore,
sei tu, mio sole
che seminando i tuoi raggi dentro me
porti pace e felicità
a quest’anima smarrita e sola
che non desidera altro
che un po’ della tua luce.

COME UNA STELLA

Come una stella
risplende nel cielo
i tuoi occhi brillano,
con una luce pura,
fin dentro me.
Amore mio,
desidero come la mia vita
che il tuo sguardo tenero e puro,
dolce e silenzioso,
travolgente e passionale,
si posi su di me.

COME NAUFRAGHI NELL'AMORE

Siamo soli su questa barca
nell’oceano solitario del mio cuore,
come fiori nel deserto,
come note d’un’armonia,
siamo naufraghi nell’amore,
e sogniamo di noi due,
e ci amiamo
per non morire in questa lacrima
nel mio cuore,
e ci aggrappiamo a noi stessi,
soli nel vento,
in questa tempesta che ci schiaccia
e ci opprime
e accresce dentro di noi
la disperazione e lo strazio nel cuore
ma tu, amore, non cedere,
perché oltre il crepuscolo,
oltre i sogni, il tempo, la morte,
ci sarà un posto
anche per noi due.

ogni volta che la leggo penso a come posso essere stato così scemo da fare una cosa del genere: è un collage di tutti i titoli che avrei voluto mettere a questa raccolta. ogni verso è una rielaborazione di uno di quei titoli. che idiota! quando scelsi il titolo della raccolta, mi dispiacque di buttare tutti gli altri e così li unii in questo schifo. alcuni erano anche carini, tipo "Come fiori nel deserto" o "Come naufraghi nell'amore", ma altri sono innominabili, come "In questa lacrima del mio cuore" o "Come note d'un'armonia", oppure "Oltre il tempo, oltre la morte" (che non ci azzeccava niente con quello che avevo scritto). mamma mia!!! per non parlare di "Sogni di noi due" o "Amarsi per non morire" (che sembra il titolo di una soap-opera). bleahhh... mi viene da vomitare...

RIFLESSI

Siamo riflessi,
lampi di luce viva,
squarci
che in un attimo, velocissimi,
si incrociano e si fondono,
e in quell’istante
abbagliano della loro luce,
e poi si perdono nel buio,
per incrociarsi dopo
di nuovo tra loro.

Spesso alcuni incontri sono solo degli incroci di riflessi, alla velocità della luce, che però in quell'istante, per quelle poche parole o per quei pochi giorni in cui si è insieme possono cambiare radicalmente una persona, creare una luce fortissima nella sua anima.
Io, personalmente, sono cresciuto grazie a questi incontri: non mi ha
formato l'insegnamento costante dei miei genitori nè la scuola, ma
questi incontri-scontri che hanno cambiato il mio modo di pensare.


FREDDA MA SPLENDENTE

Cosa sei tu,
solo una stupida statua di ghiaccio
dal cuore di pietra,
splendente
nelle tue mille sfaccettature,
ma fredda, senz’anima,
senza sentimento.
I tuoi occhi sono sfavillanti
ma vuoti, vitrei.
Ti lasci corteggiare e poi scappi via
come sfugge un’anguilla,
tu non sai amare,
prima giochi col mio cuore,
poi mi lasci solo
a marcire nel mio dolore,
fredda statua di pietra
dal cuore di ghiaccio.

NEL SILENZIO

Nel silenzio del mio cuore
nella pace, nella tranquillità,
udii un urlo.
Cento volte più forte
di mille cannoni,
boato fragoroso
che lacerò l’aria,
urlo straziante
che arrivò alle mie orecchie,
quel grido venne
dalla mia anima dilaniata
che gridava
ti ho perso per sempre.

TI AMO

Sento
foglie croscianti nel vento,
vedo le stelle
che splendono nel cielo,
sento sulla pelle
la pioggia che ci bagna e ci ristora,
e guardo il tuo volto
che mi affascina e mi seduce.
Sdraiati sull’erba che ci avvolge,
siamo parte della natura stessa,
che con i suoi mille mutevoli aspetti
ci meraviglia e ci sorprende,
e ci unisce a sé.
Ti guardo,
ti guardo ancora
e ti sento evanescente,
senza peso.
Mi guardi,
guardi il mio viso,
e fissi i tuoi occhi,
belli come perle,
su di me.
Ti sento mia,
mentre piove su di noi.
Non importa, ci siamo adesso,
è questo che conta:
ti amo.

Era uno spunto molto bello quello dal quale sono partito, "la pioggia nel pineto" di D'Annunzio, una delle mie poesie preferite in assoluto. credo che sia davvero stupenda, una delle migliori, sia stilisticamente che emotivamente; solo pochi altri sono riusciti ad eguagliare la maestria di D'Annunzio e la sua capacità di dare musicalità al verso. ogni rigo di quel poema canta, suona, parla come se fosse vivo, se la ricordo ad occhi chiusi riesco a vedere il bosco, a sentire la pioggia sulla pelle, le fronde frusciare con il vento e le ultime gocce che stillano piano dai rami e dalle foglie. la rana che gracida, la superficie ruvida del mirto, il silenzio che d'improvviso si fa tra gli amanti per ascoltare la lieve musica della natura, che come la trama di un tessuto tiene insieme le loro voci, il loro sospiro, la loro gioia.
Perdonatemi ma quando ci penso non posso fare a meno di provare emozioni fortissime; è stato grazie a D'Annunzio se ho imparato ad amare la pioggia, e questo è un mio personale tributo, per quanto piccolo e inadeguato, al suo genio.

VORREI

Vorrei perdermi
nei tuoi occhi ridenti,
mare azzurro,
luce di speranza.
Vorrei averti qui con me,
e baciare
quelle labbra rosse di passione.
Vorrei
che tu esistessi,
sogno infinito
di una notte d’estate.

La mia prima poesia (in questa raccolta, infatti, non seguo un ordine cronologico), e quella che reputo una tra le mie più autentiche. Esprime il mio desiderio di una donna; l'ho scritta pensando alla mia mancanza, non avevo nessuna in mente ma un gran vuoto all'altezza del petto. Con questa si chiude la sezione "Come sei, come siamo", ed io l'ho messa qui perchè mi sembra che dica come lei era, in effetti: un sogno, niente di più.

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