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lunedì 14 maggio 2012

Bloccato

Help. Sono bloccato.
Non so nemmeno cosa scrivere di preciso: sono semplicemente impallato, da parecchio tempo, troppo, almeno due o tre settimane.
Non vado nè avanti nè indietro, nè miglioro nè peggioro. Sono in stallo.
Come cavolo faccio a sbloccarmi?

Eppure, la cosa peggiore non è nemmeno lo stallo in sè: è che ci ho preso gusto. Perchè in realtà, a ben vedere, se non fosse che devo scrivere una tesi di magistrale in due mesi, io starei bene, anzi benissimo: perchè non è che sono in una fase negativa, improduttiva, stazionaria nel senso di "a terra".
Anzi! Dal punto di vista creativo, va tutto bene: sto avendo nuove idee, sto portando avanti la messa in scena del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare (che vedrà la luce, se tutto va bene, insieme alla laurea: nel senso che è la laurea ad essere a rischio, non lo spettacolo), ho scritto proprio ieri l'abbozzo di un atto unico (o tragedia in due atti), qualche poesia e ho tanta voglia di riprendere in mano i miei romanzi e racconti, per finire almeno una raccolta di questi ultimi.

E poi non sono affatto triste: anzi, mi sento utile e produttivo come non mai, per la prima volta nella mia vita. Faccio il bibliotecario e dò ripetizioni di francese. Scrivo in francese. Leggo anche in francese. Sto pensando seriamente di mettermi a tradurre dal francese all'italiano, prima per diletto, e poi se mi riesce bene anche professionalmente, perchè no? Ho scoperto che un paio di opere di Georges Perec sono ancora inedite in Italia. Certo, ci vuole coraggio, ma ripeto... perchè no?

E poi sono quasi riuscito a mantenere la mia promessa di non comprare più libri finchè non avrò letto almeno una decina di quelli che ho in arretrato: e finora ho fatto solo un'eccezione. Quando ho visto Il circolo Dante di Matthew Pearl in una bancarella dell'usato a 1 euro, non ho proprio potuto resistere. Ma per il resto, se ho preso altri libri, è stato sempre e solo a costo zero: libri ceduti dalle biblioteche, altri che qualcuno doveva buttare, e qualcuno l'ho portato su da Matera (Littizzetto, Latouche, Poe, Verga e Camilleri per l'esattezza). E, cosa più importante, non sto accumulando i libri sul comodino: finchè non avrò finito Barnum 2 di Baricco non aprirò Lessico famigliare della Ginzburg (subito dopo è in programma Anna Karenina, se volete saperlo).

Ormai, solo questa maledetta tesi c'è tra me e la realizzazione di un sacco di obiettivi importanti della mia vita: i miei scritti, le mie letture, un lavoro non dico buono ma almeno non spaventoso, e poi boh! Il concorso per il maledetto TFA (ho scoperto che si paga! Ma vi rendete conto?!?! È un tirocinio, noi lavoriamo per lo Stato, passiamo un concorso, e poi dobbiamo pagare, pagare per diventare insegnanti!!! Migliaia di euro!), o magari un vero lavoro in biblioteca, oppure aprire una libreria (ma preferirei la biblioteca), mettere in scena qualche mio testo, oppure filmare, ecco, ultimamente mi è venuto il pallino della cinematografia (ma ve ne parlerò un'altra volta).

Questa maledetta tesi. La devo superare. Me la devo lasciare alle spalle. E non c'è altra soluzione se non cominciare a scrivere, una pagina dopo l'altra, infilando sul foglio dieci cento mille parole, fino a raggiungere l'ultimo maledetto punto dell'ultima porca frase.
Ma io ce la farò, orcoboia. A modo mio sono forte. Quando si tratta di parole, modestamente, me la cavo. E ce la farò anche stavolta.

Alla prossima
Grillo Sognatore

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