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giovedì 19 giugno 2014

Un centro di gravità

Ogni tanto torno a questo blog, a questo punto che mi attrae, periodicamente, come un appuntamento con me stesso.
Non è che abbia qualcosa di speciale: è che piuttosto è diventato, con il passare degli anni, un'isola in cui, in dieci minuti, mi lascio andare a pensieri di varia natura.
Un pezzo della mia umanità, insomma.
Per un po' ho cercato di controllarlo, di imbrigliarlo, di categorizzarlo, di inserirlo in un progetto più ampio, ma da qualche mese a questa parte sto accettando il fatto che forse è giusto che vada alla deriva, che continui nella sua direzione erratica e casuale, trascinato dalle vicende della mia vita, dalle mie evoluzioni mentali, culturali, affettive.

Un pezzo di me in qualche modo più autentico rispetto alle cose che scrivo "perché devo", o perché sottoposte al controllo periodico del tempo. Un centro di gravità, sicuramente, forse non permanente ma di sicuro abbastanza duraturo da farmi sentire a "casa".

Alla prossima
Grillo Sognatore

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